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A quando risale la fondazione di Troia?
A quale fase corrisponde la Troia di Omero?
Che cosa distingue Troia come colonia greca?
Legenda
La pianura, su cui sorse la città in età neolitica, si estendeva per 13 chilometri di lunghezza e 5 di larghezza.
Gli archeologi ritengono che la fondazione della città, a opera di popoli venuti dal mare, risalga a un periodo tra il 3000 e il 2500 a.C. I primi uomini che si insediarono a Troia utilizzavano armi di pietra e, forse, anche di bronzo.
È lo strato della città che Schliemann ha erroneamente identificato con la città narrata da Omero, una rocca fortificata risalente al periodo tra il 2500 e il 2200 a.C. e distrutta da un incendio. Questa tesi è stata contraddetta dagli archeologi che hanno proseguito gli scavi dopo Schliemann. Sembra invece vera la presenza a questo livello del cosiddetto "tesoro di Priamo".
Queste stratificazioni coprono il periodo compreso fra il 2000 e il 1800 a.C.; si tratterebbe di modesti villaggi per tre volte distrutti da un terremoto e ricostruiti.
È la stratificazione che riguarda il periodo tra il 1800 e il 1300 a.C., che si concluse con un violento terremoto e non con la guerra raccontata nell'Iliade.
Gli ultimi studi sembrerebbero aver individuato proprio a questo livello la città omerica, che risalirebbe intorno al 1260 a.C.; infatti qui sono stati ritrovati numerosi segni di incendi e di devastazione, compatibili con il racconto di Omero.
È una città greca dell' VIII secolo a.C., una colonia greca priva di fortificazioni.
Questo livello riguarda il periodo della conquista romana (dal 334 a.C. al IV secolo d.C.).
Descrizione
Dopo Schliemann altri archeologi hanno classificato i diversi livelli della città di Troia secondo una numerazione cronologica (cioè in ordine di tempo) che va da I a IX: si tratta di nove strati diversi che coprono l'arco di tempo dal 3500 a.C. al IV secolo d.C.